Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

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Moderatori: sandro, Stefano C.A.

Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda nello » 01/04/2008, 10:17

Stefano ha scritto:Ci sono!
....

Grazie Stefano

Sono sempre emozionanti i tuoi report .
Un grosso abbraccio

nello
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Stefano » 01/04/2008, 10:22

Ieri il satellite non ci ha aiutato, connessioni neanche a parlarne, ora ho approfittato del PC dell'Abbé Barnabé.
Ho molte cose da raccontarvi, per il momento incollo il testo scritto ieri, ora devo scappare, dobbiamo andare a visitare i luoghi dove sono stati effettuati i primi tre scavi.

Di seguito una bellissima sorpresa....

31-Marzo-2008
Scocca mezzogiorno in questo momento. E' passata solo mezza giornata eppure mi sembra di essere qui da almeno una settimana. E' incredibile!
In 5 ore ho vissuto un concentrato di emozioni difficili da rapportare alla mia realtà quotidiana, sembra quasi di non essermi ancora svegliato.
Eppure mi sono svegliato, lo ricordo bene, erano le 6 e 15 del mattino; i canti di preghiera arrivavano dalla cappella poco distante, non riuscivo a capire il significato delle parole ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: dedizione, riconoscenza, gratitudine.
Mi alzo alle 6,30; alle 7in punto colazione insieme alle sorelle della missione e subito dopo faccio un salto al dispensario, dove c'è già molta gente che attende pazientemente il suo turno.
C'è di tutto!
Un bambino è caduto da un albero ed ha la bocca completamente insanguinata, una bambina di 10 anni è tornata per curare una bruttissima scottatura che, seppur in via di guarigione mostra tutto il dolore che la piccola deve aver patito; la coscia sinistra il polpaccio e la caviglia sembrano senza pelle, carne viva :-( mentre l’infermiere la cura, nemmeno un fiato!
Sento un pianto provenire dalla stanza affianco, c'è una bimba sui 4 anni seduta su una sedia da dentista che non ne vuol sapere di farsi curare, subito dopo assisto all'estrazione di un dente dalla bocca di una giovane donna che poco prima aveva sistemato il suo bambino sul pavimento, lui non si è neppure svegliato. Arriva suor Margherita, mi dice che in maternità ci sono due "fringuelli" appena nati. Mi scorta e mi mostra il grande complesso, inaugurato nel gennaio 2006. La maternità ha iniziato a funzionare ad inizio del mese di Marzo 2008. Suor Margherita è graziosa, la felicità fatta persona, mi guida tra le mura e mi mostra le varie stanze, cominciamo dall'accoglienza e dalla sala d'attesa, passiamo per la sala parto, mi cade l'occhio su un lettino ginecologico: "E' identico a quello che abbiamo acquistato, insieme a mia moglie, quando è iniziata la sua avventura". Ce ne sono tre di lettini, gli altri due sono diversi. C'è un ecografo, perfettamente funzionante, comunque suor Margherita ci tiene a precisare che in un altra ala ce nè uno ancora più moderno, quello è sempre in attività, Suor Pasqualina è l'utilizzatrice più assidua. Suor Pasqualina è l'unico "dottore laureato", le altre non hanno la laurea… sulla carta, hanno quella che si sono guadagnate sul campo, giorno dopo giorno. Qui si impara in fretta!
Il PC comincia a dare i numeri, ogni tanto, mentre scrivo, parte da solo il "\" e via come u\n ra\z\z\o ecco\\\\\\\\\\\\\, que\ll\o che vedet\e \\\\\sta\ succeden\\do in tempo rele\a\le. Non ho corretto di proposito! Ma ora devo farlo altrimenti non capite più nulla :-)
Arriviamo nella sala dove ci sono i 2 neonati, bellissimi, come tutti i neonati.
Mentre li guardo, felicità e malinconia si fondono assieme, penso: - spero per voi che le cose cambino in fretta, non avete certo avuto la fortuna di nascere in un posto "facile" -
Seguito a riprendere con la video camera, non ve l'ho detto ma lo stavo facendo fin dall'inizio, così potrò mostrarvi ciò che sto vivendo. Arriviamo nella sala operatoria, ancona non è in funzione ma presto lo sarà, c'è tutto, ovviamente l'essenziale. Suor Bartolomea mi ha detto che c'è un Chirurgo Italiano (l’ho scritto con la maiuscola di proposito) in pensione, un bresciano, che ha deciso di venire a trascorrere parte della sua vita in Burkina Faso; proprio qui fuori, all'interno della missione, stanno costruendo la casa dove verrà ad abitare con la moglie. Mentre guardo la sala operatoria, fisso il lettino e volo col pensiero, immagino mia Moglie alle prese con il bisturi che tenta di risolvere un'emergenza....se accadrà davvero ve lo racconterò, quando tornerò con lei, quando Luca e Sara saranno più grandi.
Usciamo dalla maternità e ci avviamo verso un altro edificio, Suor Margherita mi dice che quella è "La scuola dei sassi bianchi", in seguito Suor Bartolomea mi confermerà che "Koupela" sta proprio per "Sassi Bianchi". La scuola è viva! Dentro ci sono una 30ina di bambini, tutti seduti al proprio posto, ogni banco accoglie tre bambini, nemmeno il tempo di entrare che partono all'unisono, intonati alla perfezione, qui trasmettere ciò che ho visto e sentito comincia ad essere arduo, diciamo che prendo tempo, fisso un "link", quando torno il Italia scarico il filmato e ve lo mostro. Dopo le riprese passo alle foto e alla fine decido di tornare in camera per prendere dei "bon bon", qui le caramelle si chiamano in questo modo.

Immagine

Strada facendo incontro suor Bartolomea, mi dice che dobbiamo uscire un attimo, deve mostrarmi una sorpresa: - Una sorpresa per me?.... Fuori dalla missione?! - annuisce trattenendo un sorriso. Le dico che ho promesso i bon bon ai piccoli, sono stati davvero troppo bravi. - Va bene, allora ti accompagno e poi andiamo, c'è Claudio che ci aspetta -
Consegniamo i bon bon ai piccoli e subito ci dirigiamo a Koupela centro, passatemi il "centro" :-)
Siamo a circa 2 km dalla missione, passiamo a fianco del mercato, servirebbe una giornata intera per apprezzarne l’essenza. Tutt'intorno povertà a non finire. La macchina si ferma a fianco di un asinello, Suor Bartolomea dice a Claudio: - Bravo hai fatto un bel lavoro! - La curiosità cresce. Prendo la telecamera, l'idea è di condividere con tutti questo momento (qui un altro link, per il filmato che vi mostrerò). All'inizio non capisco, Suor Bartolomea mi aiuta e mi indica la parte superiore della soglia di una piccolissima abitazione, appena tirata su.
"Questa è la casa dei 5,00 Euro". Sopra la soglia, un maxi biglietto da cinque euro!
Dipinto a mano, perfetto!
Realizzo ma non riesco a parlare.
- Ringrazia i tuoi amici da parte di Carlottà - i vostri 2500 euro sono serviti per costruire la sua casa.
- Subito dopo che avete inviato i 2500 euro è arrivata Carlottà in missione, in pianti, il papà era morto e lei non poteva più andare a scuola, doveva badare ai fratelli, la mamma non riesce a farlo. La loro casa, o meglio la loro capanna, faceva acqua da tutte le parti, anche se di acqua non ne cadeva.
L'ho vista quella capanna e ve la mostrerò (qui il futuro link). Pochi secondi di immagini che renderanno l'idea meglio di come possa fare io, poi la batteria della telecamera ha capitolato e mi ha lasciato in panne, forse gli ho chiesto troppo :-) Allora ho estratto la mia reflex, l'ho consegnata a Claudio, ho preso Michel in braccio (il fratellino di Carlottà) ed ho invitato lei e la sua famiglia, a farsi una foto ricordo insieme a me. Difficile che io possa dimenticare un simile istante, la foto è per voi, ma a pensarci meglio è anche per me, perchè pretendo che la nitidezza di questo momento magico non venga scalfita dal tempo. E poi chissà potrebbe essere l'inizio di un'altra magica avventura: "Le case dei 5 euro!"
Grazie di cuore a tutte le persone che rinunciando ad una "pizza margherita" hanno concesso a Carlottà e alla sua famiglia di continuare a sperare.
Carlottà ha 17 anni ed ha ripreso ad andare a scuola!

Un abbraccio forte dal Burkina.
Stefano

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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda davide barzazzi » 01/04/2008, 13:39

Ciao Stefano. Ho visto che eri riuscito a metterti on line ma non ti ho voluto distrubare.

Innanzitutto grazie per tutto quello che ci racconti. Mi sembra di essere lì con te (prima o poi realizzerò questo sogno...).

Comunque scrivi, raccontaci tutto quello che ti sarà possibile raccontare, e fotografa, fotografa, fotografa! Regalaci tante belle immagini.

Nel frattempo un amico che fa parte dell'associazione dei Fratelli di Costa (che hanno già acquistato un bel po' di calendari) mi ha chiesto alcune informazioni circa Below e 12SCATTI per poterle inserire in un DVD che verrà distribuito nel mondo a tutti i loro affiliati. Sicuramente una buona pubblicità. Mi metto subito al lavoro.

Mi sa che sarà bene che la prossima volta porti via con te un ombrello.... per farti ombra!

Un caro saluto

David
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Stefano C.A. » 01/04/2008, 17:06

E' magnifica questa "diretta". Ma quanta popolazione fa riferimento a quetso centro?
Ultima modifica di Stefano C.A. il 01/04/2008, 21:20, modificato 1 volta in totale.
Stefano C.A.
 
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda sandro » 01/04/2008, 17:09

Azz! Grande! Stè! sei grande
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda erne » 01/04/2008, 21:58

Leggere quanto scrivi e vedere la foto della casa dei 5 euro è stato emozionante, commovente e grande!
Grazie Stefano del tuo impegno e del tuo entusiasmo.
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Stefano » 02/04/2008, 2:21

Ieri pomeriggio (31 Marzo) dalle 16,00 alle 17,40 mi sono fatto una bella chiacchierata con l'Abbé Barnabé, il responsabile dell'OCADES BURKINA, ovvero l'associazione umanitaria che stà realizzando i nostri pozzi. La chiacchierata fa seguito alla mail che ho inviato all'Abbé e condiviso con tutti voi tramite la newsletter di Marzo. Devo dire che siamo in sintonia su molti punti.
Consigliato dal buon Stefano C.A. che di mestiere fa "il geologo", ho proposto all'Abbé di iniziare a stringere un rapporto che porti vantaggi ad entrambe le associazioni. In cima alla lista delle priorità c'è la fiducia reciproca, con tutte le conseguenza del caso, tutto il resto viene dopo, ma non è meno importante.
Il nostro intento è quello di abbattere il costo di ogni singolo pozzo, ovviamente senza perdere in qualità, anzi, è proprio sul fattore qualità che vogliamo puntare, come per il calendario.
Che non ci sia nessuno che ci rimproveri che a parità di prodotto sia possibile trovare un prezzo più basso.
Ovviamente la fiducia e la stima reciproca possono influenzare questo indice ma non di molto.

Il costo di ogni singolo pozzo, mi spiegava l'Abbé, non dipende solo dalla profondità del pozzo e dal terreno sottostante (in molti casi roccia granitica), quanto piuttosto ad una serie di servizi aggiuntivi che l'OCADES fornisce, dalla formazione degli utilizzatori, al servizio di assistenza, necessario per garantire il corretto funzionamento del pozzo durante l'arco dell'anno. Servono una o più persone che si occupino di questo aspetto. E quelle persone costano, oltre hai costi fissi che questo servizio determina.
A quel punto ci è venuta l'idea di sfruttare tutte le risorse dei diretti interessati.
Chi sono i diretti interessati, esclusi gli utilizzatori?

- L'Abbè Jacob e Suor Bartolomea che ne hanno promosso la fattibilità
- Noi che ne condividiamo lo spirito e vogliamo esaltare al massimo il rendimento dei nostri piccoli sforzi
- L'Ocades che acquisisce un buon "cliente" e può ridurre di molto il fermo macchine incidendo sostanzialmente sui costi fissi. Visto che quest'anno abbiamo un bel po di euro da devolvere :)

Cominciando dal primo interessato:
L'educatore potrebbe essere proprio lui l'Abbé Jacob, lui circa una volta al mese, raggiunge i più sperduti villaggi della sua "diocesi" (estesa come una regione italiana), per andare a celebrare la messa, tra questi villaggi ci sono ovviamente gli utilizzatori dei "nostri" pozzi. In quell'occasione, Jacob potrebbe verificare il corretto funzionamento e dare eventuali delucitazioni, successive alla prima formazione evitando che un addetto della Ocades debba fare la stessa cosa soltanto "il giorno dopo".
Jacob ovviamente è disponibile, lui è molto sensibile al fatto che tutto funzioni a regola d'arte. Di sua iniziativa ha già istituito, una sorta di "tassa" che gli utilizzatori pagano in cambio dell'acqua fornita, attenzione non fraintendetemi, l'importo è veramente minimo e questo serve per istituire un fondo cassa utilizzabile nel caso si rendano necessarie delle riparazioni. Immaginate cosa significherebbe, avere un pozzo non funzionante in un momento particolarmente critico, e che quella criticità sia stata determinata da una rottura di una "guarnizione" (leggasi qualsiasi cosa dal costo non esagerato). Il fondo cassa oltre a provvedere all'immediata riparazione, a mio modo di vedere responsabilizza molto l'utilizzatore. Se paghi le riparazioni sei molto più "protettivo" nei confronti della macchina che ti da da bere, se invece sai che c'è qualcuno che prima o poi te la viene ad aggiustare, probabilmente te ne freghi e non intervieni se qualcuno sta utilizzando il pozzo in modo improprio.

Cerco di non dilungarmi troppo, passo velocemente al cosa vogliamo noi:
La stessa cosa che vuole Jacob e la OCADES: aiutare il prossimo.
Risparmiare!: non per inviare meno soldi in Burkina ma per fare con gli stessi soldi più pozzi..... Probabilmente qui la pensiamo diversamente dall'OCADES.
A chi conviene: direi a tutti, in primis questa volta agli utilizzatori ma non ultimo all'Ocades che tra le sue priorità figura proprio la solidarietà e l'assistenza dei più deboli.

Accipicchia!
E' superata la mezzanotte e domani mi devo alzare presto.
Anche se il discorso è incompleto credo di aver reso l'idea sul cosa "vado cercando" :D
E prima di andar via di qui, saprò se lo avrò trovato: l'Abbé Barnabé mi comunicherà la sua migliore offerta per singolo pozzo.


UEH!!! Domani si scava!!!
Che figata!!!! (posso dirlo.... ho superato la fascia protetta :) )
Dovevamo farlo oggi ma un contrattempo incorso all'operatore ce lo ha impedito.
Meglio così, visto che qui il Pesce di Aprile è ancora fortemente in uso :D

Buonanotte...
Stefano

P.S. Poi vi racconterò cosa è successo oggi ;)
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Stefano » 02/04/2008, 2:23

Perdodate se non rispondo a tutti, facendo riferimento ad ogni singolo intervento. Comunque ci tengo a farvi sapere che il vostro sostegno è molto gradito ;)
Stefano
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Alessandra » 02/04/2008, 8:28

:cry: :cry: Uffffffffffff Stefano la smetti di commuovermi.. :oops: è inutile che ti dica che mi sono pentita di nn aver fatto il biglietto ed essere venuta con te..sarebbe stato un modo sicuramente meraviglioso per poter festeggiare il mio compleanno... grazie per trasmetterci in maniera stupenda le tue emozioni e non vedo l'ora di poter vedere le foto...
Un abbraccio grande a tutti voi e digli che prima o poi mi vedranno arrivare (è una minaccia ;) )
Buon lavoro
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Re: Tra 2 giorni si parte per il Burkina Faso

Messaggioda Stefano C.A. » 02/04/2008, 9:16

ehmm..... si perfora :D un pozzo si perfora. Un pozzo manuale a 6 metri si scava :D scusa, ma questo fa parte dell' "immagine" :lol: :lol: .
Visto che puoi assistere a queste operazioni sono curioso del completamento, cioè dell'isolamento della parte alta del pozzo dai livelli superficiali che è FONDAMENTALE per il mantenimento delle condizioni igieniche dell'acqua. Quindi sotto, dove pesca, ci va del dreno (meno importante se il pozzo è in roccia, e lì ci sono rocce belle toste, potrebbe anche non esserci) ma ad un certo punto ci deve essere un intasamento tra il tubo e la parete e sopra lo spazio deve essere cementato per un bel po' di metri. Se l'OCADES di cui parli è quella di cui ho trovato la storia in rete, e le attrezzature sono italiane, l'addestramento del personale è stato ottimo ma bisogna sempre vigilare "alla lunga". E' necessario farlo qui da noi, dove ci sono controllori di provincie, ASL e ARPA col fucile spianato....... quindi ponici attenzione, è, come dire, uno degli "indicatori" per la lunga vita del pozzo in condizioni perfette! Leggevo infatti di pozzi contaminati per una frequentazione prossimale di bestiame ed una realizzazione non a regola d'arte. Fai conto che da noi la fascia di rispetto ha un raggio di 200 m. Vero che lì piove di meno (eufemismo) quindi il problema è minore, ma c'è. Il guaio è che una volta contaminato il pozzo è perduto, e spesso anche la falda circostante, per un bel numero di anni o decenni. Chiaramente dipende dalle singole situazioni però meglio prestare un poco di attenzione a queste cose.
non per inviare meno soldi in Burkina ma per fare con gli stessi soldi più pozzi..... Probabilmente qui la pensiamo diversamente dall'OCADES.
Questo mi porta alla mente altre domande, pensando al futuro ed alla sostenibilità. La ricerca d'acqua è casuale? viene fatta ad occhio ed esperenza? oppure ci sono studi idrogeologici fatti da qualcuno in passato? l'acqua è fossile o è in ricarica? le risposte possono inquadrare la risorsa preziosa in due categorie: finita ed esauribile, quindi da centellinare goccia a goccia su tutto il territorio, oppure blandamente rinnovabile e quindi suscettibile di maggiore "sfruttamento". Se c'è ritrosia ad un maggiore numero di pozzi (a quannto ho letto è dal '95 che ne vengono perforati decine all'anno) magari è anche per questi motivi. Parloa vanvera, eh, senza conoscere i dettagli, metto sul tavolo pensieri liberi che però vanno considerati. Dopotutto sono un tecnico ;)
Infine un commento: perfetto il concetto di assistenza post-perforazione e gestione. Una vera garanzia. L'applicazione di una tariffa, che spero sia irrisoria davvero, è importantissima, anche quando solo simbolica, per i motivi che hai spiegato, oltre che per garantire i ricambi. Questo è già stato verificato e sperimentato e codificato ad alti livelli nei programmi grossi di finanziamento (OMS, UNDP, World Bank e compagnia cantando) solo che noi facciamo meglio, infinitamente molto meglio quanto a gestione delle risorse :-)
un saluto a tutti
Stefano C.A.
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